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È un’esposizione dedicata alla produzione di Vito Timmel e Vittorio Bolaffio quella ospitata alla Galleria Comunale di Monfalcone dal 18 marzo al 25 giugno, realizzata dal Comune di Monfalcone in collaborazione con la Fondazione Musei Civici di Venezia: due pittori tra i più celebri e dotati dell’arte giuliana, di cui vengono proposte oltre cinquanta opere raccolte da prestatori privati e pubblici, tra cui Civico Museo Revoltella – Galleria d’arte moderna, Fondazione CRTrieste, Consorzio Culturale del Monfalconese, Fondazione Palazzo Coronini Cronberg, Musei Provinciali (ERPAC), Palazzo Attems Petzenstein, Sede Rai FVG di Trieste.
Daniele Danza, curatore della mostra, ci conduce in anteprima a visitare l’esposizione ospitata alla Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Monfalcone
Una mostra che nasce dall’amore per il nostro territorio e per le eccellenze che lo hanno caratterizzato, un racconto poetico, lirico e intimo di due grandi esponenti della pittura di inizio ‘900 che assume anche un aspetto di universale memoria storica da proporre alle attuali generazioni per poi tramandarlo a quelle future. La mostra “Il fiore della desolazione fantastica. Vito Timmel e Vittorio Bolaffio” è curata da Daniele D’Anza, Conservatore della Fondazione Musei Civici di Venezia. Un progetto che evidenzia la condivisione creativa dei due artisti – pur nella loro profonda diversità – dal medesimo clima e ambiente culturale triestino, animato dalle riunioni al Circolo Artistico o al Caffè Garibaldi e unito dalla spiccata sensibilità dei due pittori, destinata a frammentarsi sotto il peso schiacciante dell’incomprensione altrui.
Timmel e Bolaffio sono i “moderni” protagonisti di questa nuova mostra a Monfalcone: in essi il fiore della desolazione germoglia assumendo connotati fantastici, colorandosi per il primo di fughe nell’ombra in cui affiorano i dolenti fantasmi interiori e affermandosi con Bolaffio sul terreno del realismo proletario, di quell’impegno sociale che porta a cantare gli ozi e gli affanni dei lavoratori agresti e portuali. Da un lato si scoprono, quindi, le opere di Vito Timmel, attratto da Vienna e da Klimt e che come lui sembrò meditare sul destino dell’uomo, sulla vita e sulla morte, con un groviglio di corpi e di sentimenti contrastanti fluttuanti nel vuoto. Dall’altro il visitatore scopre le realtà profondamente quotidiane dipinte da Vittorio Bolaffio, espressione di quell’amicizia con Modigliani e del suo accostarsi agli stilemi fauves diffusi da Matisse, Dufy e gli altri dopo il suo soggiorno parigino.
Un riferimento particolarmente importante per la città di Monfalcone quello di Vito Timmel, autore del fregio decorativo che rese il teatro di Panzano (inaugurato nel 1920 su progetto dell’Ing. Dante Fornasir, poi distrutto dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale) un unicum: l’artista – che aveva da poco concluso la realizzazione delle tele decorative del Cinema Italia di Trieste, opera che impressionò gli imprenditori Cosulich – concepì il fregio della grande sala con ben trenta figure che riproducono maschere e personaggi della letteratura teatrale, ora esposte al Museo della Cantieristica di Monfalcone. Dedicare una mostra ai suoi lavori insieme a quelli di Vittorio Bolaffio rappresenta un’opportunità per esplorare il percorso di due importanti artisti del Novecento, confermando così, ancora una volta, la Galleria monfalconese uno dei punti di riferimento artistici fra i più importanti della regione, contribuendo a rendere Monfalcone una delle realtà più vitali e attive del contesto regionale.
Gli orari di apertura
Lunedì, venerdì, sabato, domenica e festivi: dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 19.30
Mercoledì: dalle 10.00 alle 13.00
Visite guidate
Venerdì alle 16.30 e alle 18.00
Sabato, domenica, festivi e 24 aprile alle 11.00, alle 16.30 e alle 18.00
Info e prenotazioni
[email protected]
Tel. 0481 494177 / 371
Scritto da: Maria
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