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Cultura Spettacoli

Da Bach a Rota per il quarto concerto del Teatro Verdi Trieste

today5 Ottobre 2022

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 Venerdì 7 ottobre, il protagonista del quarto concerto del Teatro Verdi di Trieste sarà  Mario Brunello. Violoncellista, direttore, musicista da camera e di recente pioniere di nuove sonorità con il suo violoncello piccolo, Brunello è stato il primo europeo a vincere il ConcorsoTchaikovskij a Mosca nel 1986. Esploratore instancabile di nuovi repertori, nuove sonorità il maestro sarà accompagnato dall’Orchestra della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste. 

 Brunello è un cercatore di bellezze dimenticate, prassi musicali cadute nell’oblio, che riportando in vita il passato regala nuovo incanto a repertori che spesso si danno per scontati. Questo, dunque, il caso del programma del quarto appuntamento sinfonico del Teatro Verdi, che vede in programma il Concerto in re maggiore BWV 1054 per clavicembalo e orchestra e il  Concerto per violino BWV 1042 di J. S. Bach, eseguito con violoncello piccolo. A seguire di Carl Philipp Emanuel Bach il Concerto in la maggiore per violoncello piccolo e orchestra H 439 (W 172).

L’apertura del concerto è un viaggio nelle sonorità e nella libertà della prassi barocca. Composto per violino, trascritto per clavicembalo dallo stesso Bach, eseguito su violoncello piccolo da Brunello con un suono raro e diverso in perfetto rispetto della consuetudine settecentesca. Per le caratteristiche di brillantezza e agilità che ha il suo utilizzo, racconta Brunello, lo strumento apre la strada a una polifonia ricchissima, spesso con fughe a quattro voci mentre all’esecutore e al pubblico trasmette un senso di completezza corroborante.

Nella seconda parte del programma  spiccano i celebri ballabili dal Gattopardo di Visconti composti da Rota, dove tra mazurke, contraddanze, polke, quadriglia e galop talvolta recuperati tra opere precedenti di Rota, spicca il valzer di commiato, sia per la celebre scena del ballo, sia per l’orecchiabilità del tema. Si tratta in realtà di una partitura inedita di un Valzer brillante di Giuseppe Verdi, il manoscritto era stato regalato a Visconti dal montatore del film Mario Serandrei In un secondo momento Rota adattò il brano in modo che potesse essere eseguita da un piccolo ensemble e lo registrò a Palermo in modo relativamente frettoloso per presentare un provino al regista. Tuttavia quest’ultimo decise di non modificare la registrazione perché nella scena finale del ballo l’orchestra suona dal vivo in una casa privata e un’esecuzione imperfetta risultava dunque più realistica. Una storia affascinante, anch’essa di ritrovamenti fortunosi e libertà creativa, che calza a pennello con lo spirito della prima parte del concerto e regala al pubblico danze romantiche e magnificenti, ma intrise di una malinconia fin de siècle che restituisce lo spirito del libro dell’autore siciliano. Balzo poi nel popolarissimo mondo del Romeo e Giulietta di Franco Zeffirelli, allievo di Visconti e apice del suo percorso hollywoodiano con due Oscar, due candidature, tre Golden Globe e due nominations. Grande chiusa con la Suite da Prova d’Orchestra, film TV di Fellini la cui colonna sonora valse a Rota il Nastro d’Argento e che rispecchia pienamente quella leggerezza venata di malinconia che è il trait d’union emotivo di questa incursione nella musica colta e popolare del secolo passato.

Biglietti disponibili presso la biglietteria del Teatro Verdi aperta con orario 9-16 e nel giorno del concerto 9-18. Biglietti a partire da € 11.00 – ulteriori vantaggi per il pubblico più giovane (fino a 34 anni).

Info: [email protected]

n. verde (gratuito) 800898868

Scritto da: Monica Ferri

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