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di Alessandra Ressa
E’ il giorno di Al Pacino alla Mostra del Cinema di Venezia. L’attore americano è giunto oggi al Lido per presentare due film, il primo, in concorso, “Manglehorn” firmato dal giovane e promettente David Gordon Green, il secondo “The Humba ling”, fuori concorso, diretto da Barry Lenvinson. Fabbro di provincia alle prese con l’età avanzata e i rimpianti o anziano attore in crisi, i due personaggi di Pacino in qualche modo si somigliano. Non più il duro che ci ha condotto per mano attraverso decenni di cinema americano, ma un uomo fragile, alle prese con la senilità e le paure, un uomo ancora capace di amare, seppure a modo suo.
In “Manglehorn” Pacino interpreta un fabbro perseguitato da una vita ordinaria in una città di provincia. Al suo fianco la brava Holly Hunter, chiave redentrice di una vita altrimenti improntata sul rimpianto. In “The Humbling” Pacino è un anziano attore teatrale in crisi esistenziale in preda ad una sorta di delirio visionario che lo porta ad un’improbabile relazione con una donna giovane e capricciosa. A metà tra dramma e commedia, entrambi i film non scorrono come dovrebbero. Ne “The Humbling” in particolare, il ritmo letargico e le situazioni in bilico tra sogno e realtà portano lo spettatore a guardare spesso l’orologio.
Fischi invece per “3 Coeurs” di Benoit Jacquot, con due figlie d’arte d’eccezione, Chiara Mastroianni e Charlotte Gainsbourgdi , nei panni di due sorelle alle prese con lo stesso uomo, Benoit Poelvoorde (tra l’altro la coppia Mastroianni-Poelvoorde l’abbiamo appena vista in un altro film francese in concorso, “La rancon de la gloire”). La storia non convince, gli attori non convincono, la regia ancora meno. Per fortuna vediamo in un ruolo marginale la sempre bella Catherine Deveuve. Riflettori puntati ora sul secondo film in concorso “Loins des hommes” con Viggo Mortensen.
A Venezia infine arriva anche la Croazia con l’applaudito “Takva su Pravila” (Queste sono le regole” di OgnjenSvilicic. Un dramma familiare che vuole sottolineare l’impotenza di due genitori alle prese con la perdita del figlio. Una storia semplice, resa con estrema efficacia dalla bravura degli attori.
Domani sarà la volta di “Hungry Hearts”, secondo film italiano in concorso di Saverio Costanzo.
Scritto da: rpz