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È uno dei più importanti musicisti italiani della scena jazz, apprezzato moltissimo anche a livello internazionale. È l’unico artista italiano, assieme a Stefano Bollani, ad aver inciso un album in piano solo per ECM Records, la prestigiosa etichetta tedesca leader mondiale in ambito di jazz e di musica contemporanea. È stato pubblicato due settimane fa il nuovo album “Miniatures”, già entrato nella Top 100 dei dischi jazz più venduti anche in Argentina e in Bulgaria.
È il pianista Glauco Venier, il secondo grande nome annunciato per l’edizione 2016 dal No Borders Music Festival, il celebre festival organizzato dal Consorzio di Promozione Turistica del Tarvisiano, Sella Nevea e Passo Pramollo, che valorizza la musica come forma culturale e mezzo di comunicazione in grado di essere compreso da tutti oltre i confini etnici, linguisti, sociali e geografici in un comprensorio davvero unico, quello del Tarvisiano, tra Italia, Austria e Slovenia. Il pianista friulano si esibirà sabato 6 agosto (inizio concerto ore 14:00, ingresso gratuito) nello scenario suggestivo attorno al Lago Superiore di Fusine, che nel corso delle edizioni del No Borders ha ospitato i concerti di alcuni grandi artisti del panorama musicale italiano, quali Mario Biondi, Ludovico Einaudi, Remo Anzovino e tantissimi altri.
Venier proporrà dal vivo anche i brani del nuovo album “Miniatures”, sedici tracce musicali, sedici suggestioni sonore che fluiscono nel segno dell’improvvisazione e si rifrangono in una cascata di effetti acustici, di armonie e di melodie astratte o cantabili, popolari oppure tratte da composizioni originali. Venier ha registrato “Miniatures” partendo dal suo pianoforte solista e da una fitta rete di piccole improvvisazioni libere e “fluttuanti”, ispirate alle sonorità di strumenti etnici percussivi come campane tubolari, gong, piatti cinesi, piastre di metallo, legni africani, vasi in terracotta a disposizione sul palco e scelti a caso per evocare i palpiti ed i fremiti della natura.
“Miniatures” incastona le melodie all’interno dell’improvvisazione libera che ne disgrega e scompone anche le parti più riconoscibili. Per lo sviluppo del lavoro discografico Glauco Venier ha utilizzato anche sculture sonore di due prestigiosi artisti friulani, Harry Bertoja e Giorgio Celiberti.
Al pubblico del No Borders Music Festival, sabato 6 agosto alle ore 14:00, Glauco Venier trasmetterà al pubblico l’esperienza di questo ultimo lavoro che shakera un expertise musicale che spazia dalla musica popolare friulana a Tom Waits e Frank Zappa, dai piano trio narrativi e lirici alla musica medioevale, fino alla tradizione pianistica novecentesca. Una cifra musicale e stilistica che sintetizza le origini mitteleuropee dell’artista, una cultura musicale che affonda nella tradizione popolare, i frequentissimi incontri e confronti con grandi artisti di diversa nazionalità e ispirazione. Fra i brani di “Miniatures” spicca anche un appassionato omaggio a Nelson Mandela, “Madiba”, nato su un riff per la mano sinistra, che diventa motore e nucleo portante di una piccola melodia di tipo africano.
Scritto da: rpz
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