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Operazione intelligente e sfidante al tempo stesso la versione teatrale di “Orgoglio e pregiudizio”, il capolavoro di Jane Austen, del 1813, è arrivata anche al Teatro Rossetti di Trieste dove rimarra sino al 16 maggio. Nessun regista italiano aveva pensato di proporlo sul palcoscenico prima di Arturo Cirillo, che dell’articolato testo originale ha tratto due ore assai godibili, condite da ironia e con un’intenzione caricaturale, in cui immergersi nelle vicende delle ragazze Bennet alla ricerca del marito da amare. Uno spettacolo che, pur nella sintesi operata da Antonio Piccolo (notevole il lavoro sul testo) lascia immutato il fascino dei dialoghi e le schermaglie amorose nate dalla penna della Austen mentre le declina “all’italiana” conferendo ritmo e intensità all’adattamento.
Accurata è anche la ricerca di spazialità, pur con pochissimi elementi scenografici presenti in scena: qualche sedia e poltrona, un pianoforte e soprattutto quattro enormi pseudospecchi che, mossi dagli stessi attori, strutturano e destrutturano continuamente – con l’aiuto del disegno luci di Camilla Piccioni, – lo spazio, moltiplicando i punti di vista fisici e simbolici. Nello spazio scenico, appena accennato e connotato, progettato da Dario Gessati, prendono così vita i personaggi del romanzo, vestiti in costumi vittoriani (di Gianluca Falaschi) volutamente appariscenti e che nel 2019 sono stati premiati con il Premio Ubu. Ogni elemento è teso a valorizzare i continui cambi di sfumatura emotiva: dal pudore, all’insicurezza, dall’orgoglio ai pregiudizi tipici della giovinezza.
Cirillo, affascinato dal rapporto fra i grandi romanzi di quell’epoca e la scena, si dimostra ancora una volta regista sapiente che sa conferire leggerezza e successo al suo lavoro oltre che attore dal registro ironico indossando i panni sia del capofamiglia Bennet o, addirittura caricaturale, negli abiti en travestì dell’arcigna Lady Catherine De Bourgh.
In scena con Cirillo, Valentina Picello (una splendida Elisabeth), Riccardo Buffonini, Eleonora Pace, Rosario Giglio, Sabrina Scuccimarra (una Sig.ra Bennet scoppiettante), Giacomo Vigentini e Giulia Trippetta.
Il pubblico a poco a poco entra nel meccanismo teatrale e si diverte mentre gli amanti della Austen ne rivivono i drammi d’amore.
Scritto da: Monica Ferri
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