Radio Punto Zero Tre Venezie La Radio del Friuli Venezia Giulia
Diretta Damilano - Enrico Torlo igor Damilano
Spetta a “Il Mercante di Venezia” a inaugurare, l’11 ottobre prossimo, la stagione 2022-2023 del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia. L’opera di Shakespeare ritorna con una produzione creata, allestita e provata a Trieste, per la regia di Paolo Valerio, che ha curato anche l’allestimento, e con un magistrale Franco Branciaroli nel ruolo di Shylok. Un cast emozionante dà vita ai molti personaggi di una trama che riflette eticamente su rapporti sociali e interreligiosi mai pacificati.
La regia di Valerio è attenta a indagare nelle potenzialità e pieghe del testo e porta in luce nodi universali e necessari: scontri etici, rapporti sociali e interreligiosi mai pacificati, l’amore, l’odio, il valore dell’amicizia e della lealtà, l’avidità e il ruolo del denaro. Temi che si intersecano nell’avvincente trama, che vive di due diverse dimensioni: da un lato il mondo duro e a tratti violento di Venezia, dall’altro quello poetico di Belmonte. Da un lato l’opposizione fra il mondo di Antonio, il mercante, e di Shylock l’usuraio; dall’altro la dimensione di Porzia, il cui intervento restituisce al dramma un insperato esito felice. Opposizioni e specularità dense di senso che avvincono lo spettatore fino a un finale che con sottigliezza va oltre la tradizione della messinscena di questo capolavoro che, alla fine è un gioco, uno scherzo, una bagatella… Tutta l’intreccio, riflette Paolo Valerio nelle sue note di regia, è solo il divertimento di un ricco ebreo che vuole farsi beffa di un mercante tanto arrogante quanto malinconico. Dietro a questa ignobile beffa – osserva – c’è una storia di vendetta, di denaro, di tradimenti, di emarginazione. E Shylock ne è ossessionato. Il che produce una dialettica – quella fra il mercante e l’ebreo – che lo spettacolo analizza con attenzione e di cui molte pieghe evocano l’attualità.
Costruito, provato, allestito a Trieste “Il mercante di Venezia” si avvale della traduzione di Masolino D’Amico. Il mondo cupo di Venezia dominato da un alto muro, e quello onirico e luminoso di Belmonte si intrecciano nella scenografia di Marta Crisolini Malatesta, valorizzata dalle luci di Gigi Saccomandi. Le musiche sono di Antonio Di Pofi ed i costumi di Stefano Nicolao, mentre i movimenti di scena sono curati da Monica Codena.
Nei molti ruoli del capolavoro shakespeariano si impegnano accanto a Franco Branciaroli (Shylock), Piergiorgio Fasolo (Antonio), Francesco Migliaccio (Salerio/Doge), Emanuele Fortunati (Solanio/Principe di Marocco), Stefano Scandaletti (Bassanio), Lorenzo Guadalupi (Lorenzo), Giulio Cancelli (Graziano/Principe di Aragona), Valentina Violo (Porzia), Dalila Reas (Nerissa), Mauro Malinverno (Lancillotto / Tubal), Mersila Sokoli (Jessica).
La produzione, realizzata in sinergia con il Centro Teatrale Bresciano e il Teatro de Gli Incamminati, ha già ottenuto quest’estate un notevole successo nell’ambito dell’Estate Veronese al Festival Shakespeariano.
Giovedì 13 ottobre alle ore 18 alla Sala Bartoli si terrà il primo appuntamento del ciclo “Peter Brown presents…” e sarà dedicato proprio a “Il mercante di Venezia”. Il direttore della British School del Friuli Venezia Giulia parlerà del testo shakespeariano e converserà dello spettacolo con il regista Paolo Valerio. L’ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.
In occasione dell’apertura della Stagione 2022-2023 negli spazi del foyer è allestita la mostra fotografica “Sguardi Inconsueti – Friuli Venezia Giulia” di Anthony Bradshaw.
Nel foyer sarà ospitato – in occasione delle repliche de “Il mercante di Venezia” – un banchetto del FAI per il sostegno della candidatura del Carso a “luogo del cuore”.
Lo spettacolo replica alla sala Assicurazioni Generali alle ore 20.30 dall’11 al 15 ottobre e domenica 17 ottobre alle ore 16. Per biglietti e prenotazioni e per acquistare nuovi abbonamenti si suggerisce di rivolgersi alla Biglietteria del Politeama Rossetti agli altri consueti punti vendita, o via internet sul sito www.ilrossetti.it. Informazioni anche al numero del Teatro 040.3593511.
Scritto da: Monica Ferri
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