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“ I Puritani” di Vincenzo Bellini, monumento del belcanto italiano, strappa applausi e consensi calorosi al Teatro Verdi di Trieste. Il nuovo allestimento, prodotto dalla Fondazione lirica, ha inaugurato con successo la nuova Stagione e regala non poche emozioni per un titolo che mancava da diciassette anni.
A partire dalla direzione d’orchestra del Maestro Fabrizio Maria Carminati che ha colto e pienamente rappresentato le atmosfere musicali ottocentesche del capolavoro belliniano. La splendida partitura romantica è poi arricchita, per scelta dello stesso Maestro, dall’inserimento di due arie “Da quel che dì ch’io ti mirai” “Ah sento o mio bell’angelo” tratti dalla partitura manoscritta del Fondo Basevi conservata alla Biblioteca Cherubini di Firenze. Una chicca filologica che impreziosisce questa produzione. Appare in linea la regia “a quattro mani” e di gran carattere – ideata da Katia Ricciarelli e Davide Garattini Raimondi- ispirata alla tradizione storica di un libretto che riprende il romanzo “I puritani di Scozia” di Walter Scott. Monumentale ed essenziale lo spazio scenico, ideato da Paolo Vitale, definito da ampie scale, giocato sui cromatismi accesi e movimenti che evitano accuratamente le diagonali. Nella tradizione anche i bei costumi, firmati da Chiara Masi sul tema del bianco/nero. Ne risulta una regia elegante e dalla severità compositiva, quasi zen, che si concentra sull’interpretazione musicale degli artisti e sulla vita scenica dei personaggi, tema caro alla Ricciarelli che in passato ha indossato i panni di Elvira. Su questa strada la segue tutto il cast in scena a partire dal soprano spagnolo Ruth Iniesta, subentrata in corsa alla prima, che dona pienezza espressiva e dolcezza interpretativa alla sua Elvira (uno dei ruoli interpretati da Maria Callas). Accanto a lei un Antonino Siragusa, che incassa gli applausi piú affettuosi, protagonista brillante alle prese con una parte che impegna seriamente la voce tenorile tanto da render difficile il trovare tenori adatti. Bene anche il baritono Mario Cassi (Sir Riccardo) e Alexey Birkus (Sir Giorgio) e il mezzosoprano Nozomi Kato ( la regina Enrichetta). Completa il cast Andrea Binetti, vivace Sir Bruno, e il baritono Giuliano Pelizon (Lord Gualtiero). Come di consueto, doppia è la compagnia di canto che si alternerà in scena.
Si replica sino al prossimo sabato. Un occasione da non perdere per tutti, appassionati e non.
Scritto da: Monica Ferri
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