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Saranno due star del panorama internazionale della musica classica, Pinchas Steinberg e Sergej Krylov, ad aprire la Stagione Sinfonica della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste.
Venerdì 14 e sabato 15 settembre i due musicisti saranno insieme nel primo concerto di Stagione per dar vita alle musiche di Beethoven. In programma il Concerto in re magg. per violino e orchestra op. 61 e la Quinta Sinfonia in do min. op. 67 – interpretate assieme all’Orchestra della Fondazione Teatro Lirico.
Nato in Israele, Pinchas Steinberg è uno dei direttori d’orchestra più acclamati dalla critica a livello mondiale per forza, sensibilità e profondità delle sue interpretazioni. Anche lui violinista in origine nei Berliner Philharmoniker, ha diretto le principali orchestre europee e statunitensi. Dai Berlin Philharmonic ai Boston Symphony Orchestra & Dallas Symphony Orchestra, passando per la Royal Stockholm Philharmonic, l’Orchestra di Santa Cecilia di Roma.
Sergej Krylov, violinista russo dal virtuosismo strabiliante, dalla effervescente musicalità. L’intenso lirismo e la bellezza del suo suono, sono solo alcuni elementi che lo hanno reso uno dei più rinomati artisti del panorama internazionale.
Negli ultimi anni è stato ospite delle principali istituzioni musicali e ha collaborato con orchestre quali Dresden Staatskapelle, St. Petersburg Philharmonic, London Philharmonic, Royal Philharmonic, Russian National Orchestra, Filarmonica della Scala, Accademia di Santa Cecilia, Mariinsky Orchestra, Philharmonique de Radio France, DSO Berlin, Konzerthausorchester Berlin, Budapest Festival Orchestra, NHK Symphony Tokyo, Atlanta Symphony Orchestra, per citarne alcune.
Riguardo il programma con cui si apre la Stagione sinfonica il Concerto in re magg. op. 61 è l’unico concerto per violino e orchestra composto da Beethoven. Scritto nel 1806 (lo stesso anno in cui compose la Quarta Sinfonia) è senz’altro un capolavoro, non solo dal punto di vista della tecnica e del virtuosismo, ma anche sotto il profilo dell’armonia sinfonica. La Quinta Sinfonia in do minore, la più famosa di Beethoven, venne eseguita per la prima volta nel 1808, dopo un processo creativo lungo e sofferto. Si racconta che le origini risalgono, addirittura all’infanzia del compositore. È certamente la più eseguita e la più universalmente conosciuta delle nove sinfonie, considerata il paradigma del sinfonismo beethoveniano. Inoltre rappresenta lo “spartiacque” nel modo di intendere l’orchestra, con l’inclusione, per la prima volta nell’organico di un’orchestra sinfonica, di tromboni, ottavino e controfagotto. Anche questo fu Beethoven.
Scritto da: Monica Ferri
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