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Chiude in bellezza la stagione lirica del Teatro Verdi di Trieste. Chiude con uno dei titoli piú rappresentati al mondo, “La Traviata” di Giuseppe Verdi su libretto di Francesco Maria Piave. Composta nel 1853, fu incredibilmente un fiasco alla sua prima assoluta a Venezia, ma da allora ammalia i teatri di tutto il mondo.
L’opera, che mette in musica “La signora delle camelie”, romanzo prima e opera teatrale po – ispirati ad una storia vera – scritti da Alexandre Dumas figlio, possiede quelle arie indimenticabili, piene di vita e passione tra cui “Libiamo ne’ lieti calici” , “Un dì felice, eterea”, “Sempre libera”, fino a quell’”Amami Alfredo”, potente invito all’amore, conosciuto in tutto il pianeta.
A Trieste l’opera ritorna con un nuovo allestimento della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi. A riportere in scena la storia di Violetta Valéry, il regista Giulio Ciabatti, con le scene di Italo Grassi, e sul podio il maestro spagnolo Pedro Halffter Caro.
Personaggi e interpreti principali:
Violetta Valéry: Hye myung Kang (22, 24, 28, 30/VI) e Ayse Senogul (23, 26/VI)
Alfredo Germont: Luciano Ganci (22, 24, 28, 30/VI) eMotoharu Takei (23, 26/VI)
Giorgio Germont, suo padre: Filippo Polinelli (22, 24, 28, 30/VI) E Leon Kim (23, 26/VI)
Ballerini solisti: Guillermo Alan Berzins ( che ha curato anche le coreografie) e Marijana Tanaskovi.
Maestro del Coro Francesca Tosi.
Orchestra, Coro e Tecnici della Fondazione Teatro Verdi di Trieste.
In scena da venerdì 22 giugno a sabato 30 giugno.
Scritto da: Monica Ferri
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