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Presentata ieri la nuova stagione lirica 2023/2024, il Teatro Verdi di Trieste è pronto ad alzare il sipario per il terzo e ultimo spettacolo del Festival dell’operetta che ha animato la rassegna Trieste Estate. Dal 30 giugno, e fino al 9 luglio, è scena il nuovo allestimento di “Orfeo all’Inferno” del re della satira Jacques Offenbach. L’opera comica, piena di vivacità e ironia, famosa per il suo can can, promette di offrire al pubblico divertimento assicurato in un allestimento attualizzato e declinato all’italiana. Lo spunto è la storia di Orfeo, il celebre poeta e musicista della mitologia greca, messo in musica anche da Gluck. Brillante e ricca di ironia il capolavoro di Offenbach assume una veste moderna e spumeggiante con un allestimento tutto triestino. La regia è di Andrea Binetti, vero conoscitore del genere. Le scene sono di Paolo Vitale e i movimenti coreografici di Morena Barcone. L’orchestra vedrà sul podio Carlo Benedetto Cimento, reduce dalle recenti produzioni del Salzburger Landestheater.
Orfeo avrà la voce del giovane tenore spagnolo Gillen Munguía, già apprezzato nelle due precedenti produzioni d’operetta e che vanta importanti debutti alla Scala, a Bologna, Parma e al Festival Donizetti di Bergamo. Torna per il ruolo di Euridice la regina dell’operetta Daniela Mazzuccato, anche lei già apprezzata protagonista della Vedova Allegra. Completano il cast la giovane soprano greco Danae Rikos, Venere, il baritono barese Marcello Rosiello sarà Giove. e l’eclettico tenore, direttore d’orchestra e musicologo Fabio Serani, interpreta Aristeo-Plutone.
I biglietti per Orfeo all’inferno partono da 12 euro.
Scritto da: Monica Ferri
Al Teatro Verdi Andrea Binetti Offenbach operetta