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Sobria, essenziale, elegante. Non cade nei facili sentimentalismi il nuovo allestimento de “La Traviata” di Giuseppe Verdi ma lascia spazio con le sue architetture leggere e i suoi interni appena accennati alla musica verdiana e alla sua capcità di descrivere essa stessa atmosfere – mood per usare un termine in gran voga oggi – care al compositore di Busseto.
Il trentaduesimo allestimento in scena al Teatro Verdidi Trieste, porta la firma del bravo Giulio Ciabatti, che ancora una volta propone una regia accurata e non superficiale, sapientemente dosata nei movimenti scenici e nelle corrispondenze cromatiche, impreziosita dalle scene di Italo Grassi. Sul podio il piglio grintoso del Maestro Pedro Halffter Caro, ancora una volta lo conferma interprete di grande carisma e versatilità. Chiude cosí in bellezza la la Stagione Lirica 2017-2018, con questa produzione di grande importanza per il Teatro triestino, che porterà lo spettacolo nella tournée in Giappone sponsorizzata dal Gruppo Allianz prevista per ottobre 2019.
Nei ruoli delle voci protagoniste due giovani italiani Violetta e Alfredo, due eccellenti artisti italiani in ascesa. Gilda Fiume, giovane soprano lirico d’agilità. Fresca di debutto nel ruolo di Violetta lo scorso dicembre a Salerno ha regalato ai presenti una interpretazione in linea con le aspettative di astro nascente della lirica italiana.
Al suo fianco Luciano Ganci che ha ricevuto venerdi scorso il premio della Lirica G. Viozzi come miglior giovane cantante della passata stagione. Anche in questa occasione Ganci ha emozionato il pubblico con la potenza della sua voce.
Nel ruolo di Giorgio Germont, terzo protagonista della serata, l’ apprezzato baritono Filippo Polinelli, che il pubblico ricorderà ne “La sonnambula” della scorsa stagione.
Oltre ai summenzionati artisti nel ruolo di Violetta si affiancheranno i soprani Claudia Pavone e Hye myung Kang, in quello Alfredo Francesco Castoro e Motoharu Takei e infine Leon Kim si alternerà a Polinelli nel ruolo di Germont padre.
Completano il cast Isabel De Paoli (Flora Bervoix), Paolo Ciavarelli (Barone Douphol), Dario Giorgelè (Marchese d’Obigny), Francesco Musinu (Dottor Grenvil), Christian Collia (Gastone), Dax Velenich (Giuseppe), Rinako Hara (Annina), Fumiyuki Kato (Un domestico di Flora), Roberto Miani (Un Commissionario). Il Coro poi, preparato come sempre dal Maestro Francesca Tosi, ha regalto un ottima interpretazione per alcune tra le pagine più celebri della storia dell’Opera.
Arricchiscono l’allestimento in scena anche le suggestive coreografie del secondo atto a cura di di Guillermo Alan Berzins, impegnato anche come ballerino solista affiancato da Marijana Tanaskovi?.
Si replica fino a sabato 30 giugno.
Scritto da: Monica Ferri
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