Chiude magistralmente la trilogia di Furio Bordon sulle età indifese, “Un momento difficile”, tratto dall’ultimo libro dell’autore triestino. In scena al teatro Rossetti a Trieste sino al 3 marzo porta in scena il suo ultimo libro “Stanze di famiglia” ( 2016) per affrontare il tema della fragilità e complessità umana . Protagonisti Massimo Dapporto e Ariella Reggio, insieme a Francesco Foti e Debora Bernardi, sotto la regia di Giovanni Anfuso, portano in scena il difficile tema della fragilità degli anziani, afflitti da demenza. Ne viene fuori uno spettacolo elegante ed efficace che racconta una storia comune a tante realtà ma a cui Bordon, pluripremiato e rappresentato in Italia e all’estero, imprime sapiente delicatezza e profonda introspezione, uniti a una tagliente ironia che non guasta. Non era certamente facile dosare gli ingredienti per raccontare un momento difficile, i tormentosi istanti che precedono la morte della propria madre dove emozioni contrastanti si mescolano a sogni e ricordi, vissuti nel dialogo immaginario con i genitori da giovani. Il dramma esistenziale gioca così sul continuo rimando fra presente e passato: un presente dominato dal dolore del figlio (in cui Massimo Dapporto mette tutta la sua bravura) e il passato di una madre frivola (ben calata nel ruolo la “nostra” Ariella Reggio) incapace di accettare il suo destino. È in questo incontro- scontro che si aprono per Bordon nuove prospettive e la speranza di una riconsiderazione “in extrema ratio” di un momento difficile affinché, dopo il dolore e il sollievo, non resti che la solitudine. Vivere per capire, capire per vivere meglio.
Ottimo l’allestimento in scena, coprodotto dal Teatro Stabile di Catania e Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, con l’elegante scatola scenica, allusiva e intrigante, di Alrssandro Chiti e l’affascinante disegno luci Di Gaetano La Mela.
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