Approdano al Teatro Rossetti e lo riempono di energia, i dieci talenti musicali che compongono i Postmodern Jukebox. ll collettivo statunitense fondato dall’arrangiatore e pianista americano Scott Bradlee, che coinvolge a rotazione giovani cantanti e musicisti – con al suo attivo più di 1 miliardo di visualizzazioni solo sul canale ufficiale YouTube e numerose tournee in tutto il mondo – ha altamente soddisfatto le aspettative dei presenti, lunedi sera, con le loro intriganti rivisitazioni in chiave vintage, dal sapore swing, dei più grandi successi contemporanei di pop, rock e R&B. 18 i brani presentati, una contaminazione di generi, dallo swing al jazz, con incursioni nel doo-woop e nel ragtime, un’atmosfera dal sapore vintage che rivifica e reinterpreta celebri cover, da “Thriller” di Michael Jackson, in apertura, ad “Africa” dei Toto, secondo dei bis propposti in chiusura, passando per “Don’t stop me now” dei Queen a “I kissed a girl” di Katy Perry, e ancora a “All about that bass” di Meghan Trainor.
In un luccichio di colori, tra continui abiti di scena, acconciature retró e tanto tip tap, la band ha incredibilmentr ricreato il clima da Anni ‘60, accompagnando le notevoli le voci selezionate in questa turneé europea che li porterà prossima tappa a Zagabria, voci ben miscelate e dalle personalita scoppiettante che hanno conquistato anche una standing ovation per l’interpretazione di “Creed”. Uno spettacolo fresco e divertente dal sapore squisitamente americano