Due interpreti contemporanei d’eccellenza della musica classica per due delle rinomate composizioni di Beethoven. L’israeliano Pinchas Steinberg, direttore d’orchestra, e il violinista Sergej Krylov hanno regalato al folto pubblico del Teatro Verdi un brillante inizio di stagione sinfonica. Il primo con una conduzione impeccabile e vibrante, il secondo con l’altrettanto impeccabile bellezza del suo suono. Entrambi hanno offerto un’interpretazione eccellente dei capolavori dell’800 di Beethoven.
Il programma del primo dei sei concerti di questa stagione prevedeva Il Concerto in re magg. op. 61, l’unico concerto per violino e orchestra composto da Beethoven, e capolavoro, dal punto di vista della tecnica, del virtuosismo e dell’armonia sinfonica. A seguire la Quinta Sinfonia in do minore, la più conosciuta di Beethoven, che tra le nove sinfonie è certamente la più eseguita. Anche per quel suo famoso incipit, una sfida alla potenza divina, che la rende un’ icona rappresentando il paradigma del sinfonismo beethoveniano. Steinberg ha interpretato tutto a memoria il celebre spartito, mettendo in evidenza con precisione impeccabile il vigore affidato dal compositore tedesco agli strumenti a fiato, in particolare i legni.
Nel mezzo i due bis della serata, regalati da Sergej Krylov, a evidenziare la grande capacita di interpretare con pieno lirismo la musica: l’ Adagio in sol minore della prima sonata di Bach e il Capriccio n. 24 di Paganini. Suonati con quel virtuosismo impeccabile che lo ha reso celebre in tutto il mondo il violinista ha confermato, se mai ce ne fosse bisogno, anche la sua effervescente musicalità. L’ Orchestra della Fondazione ha seguito e accompagnato impeccabilmente le due star internazionali. Steinberg a fine concerto ha stretto la mano a tutti i primi strumenti, segno di un apprezzamento anche da parte dello stesso maestro dell’organico regionale.
Si replica oggi alle 18.00