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TRIESTE. Rifulge una stella e diventa visibile anche alla cerchia dei non addetti ai lavori. Stiamo parlando di Francesca Dego, che ieri sera ha affascinato il pubblico del teatro Verdi di Trieste per il sesto appuntamento della stagione sinfonica, quello diretto dal maestro Donato Renzetti. Classe 1989, italiana di madre ebrea, un curriculum internazionale, giá nutrito, alle spalle che inzia con il debutto come solista in California all’etá di sette anni e finisce con l’apprezzata performance televisiva nel concerto dedicato da Rai5 il 27 gennaio scorso, al giorno della Memoria, nella Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, con la JuniOrchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.
A questa giovane musicista non sembra mancare proprio niente: talento, professionalità, bellezza e, naturalmente, giovinezza. A Trieste ha interpretato con maestria un concerto virtuosistico per eccellenza come quello per violino e orchestra op. 35 di Tchaikovskij, suonando un Francesco Ruggieri del 1697. E tra i bis si è cimentata con un Capriccio di Paganini, senza far rimpiangere artisti ben piú grandi di lei e suscitando un’ovazione finale e un consenso unanime. Di lei Salvatore Accardo, con cui la Dego ha studiato, ha detto che è uno dei talenti piú straordinari in circolazione in quanto a tecnica infallibile (e che acrobazie sulle corde doppie ieri sera!) e una musicalitá fantasiosa sebbene sempre rispettosa del testo. Inteprete raffinata e brillante ha davvero incantato il pubblico presente mettendo tutti d’accordo. Piena sintonia con l’orchestra del Verdi e con il maestro Renzetti altro punto fermo della serata che ha regalato, assieme all’orchestra, nel secondo tempo una altro momento di alta musica con l’ esecuzione della Quinta Sinfonia op.64 di Tchaikovskij una delle pagine piú rappresentative dell’800 – anche se non molto conosciuta per una iniziale freddezza con cui la critica del tempo l’accolse – e una delle opere piú mature del celebre compositore russo.
Prossimo appuntamento per la Stagione sinfonica del Verdi il 28 e 29 marzo con il pianista Giuseppe Albanese.
Monica Ferri
Scritto da: Monica Ferri
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