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Dopo il successo della Notte blu dei teatri, si riaprono i battenti delle Stagioni 2018-2019. A partire da Trieste dove domani si inaugura la stagione del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia con ben due spettacoli di produzione. Martedì 16 ottobre al Teatro Rossetti, nella Sala Assicurazioni Generali, debutta l’attesa produzione “ I Miserabili” dal romanzo di Victor Hugo. L’imponente produzione, coprodotto assieme al CTB – Centro Teatrale Bresciano e il Teatro de gli Incamminati, ha assunto forma drammaturgica grazie all’adattamento di Luca Doninelli. La regia è di Franco Però che ha immaginato che il capolavoro di Hugo, opera avvincente e assieme temeraria, venga quasi “sfogliato” in scena e vissuto dal pubblico grazie al coinvolgente lavoro della compagnia d’attori capeggiata da un Franco Branciaroli notevole nel ruolo di Jean Valjean. Lo spettacolo arriva sulla scena del Politeama di Trieste – forte dell’accoglienza calorosa ottenuta all’esordio la scorsa primavera a Napoli e a Brescia e si replica sino al domenica 21 ottobre – e andrà poi in tournée in tutta Italia.
Giovedi 18 ottobre invece alla Sala Bartoli del Teatro Rossetti debutta “(Tra parenesi) La vera storia di un’impensabile liberazione” di e con Massimo Cirri e Peppe Dell’Acqua, regia di Erika Rossi con repliche fino all’11 novembre. Dedicato alla scommessa basagliana in occasione dell’anniversario della Legge Basaglia.
Sempre giovedì sera ma al Teatro Miela nell’ambito del Festival Spaesati, va un scena un altro spettacolo e dedicato all’esperienza della legge Basaglia. Simtratta di “Lettera a una professoressa”, liberamente ispirato al libro scritto a più mani degli allievi di Barbiana, con la “regia” di don Lorenzo Milani, nel cinquantesimo della sua pubblicazione e della scomparsa. Di e con Claudio Ascoli.
Venerdì 19 ottobre si alza il sipario anche al Teatro Contrada, sempre a Trieste. Al debutto “Basabanchi rèpete”, testo scanzonato e irriverente che mette a nudo tutti i vizi del pensare comune. Tratto dall’omonimo romanzo di Alessandro Fullin dal romanzo, che ne cura anche la regia, vedrà in scena tra gli altri Ariella Reggio.Fullin racconta le vicende di una Trieste che da quattro anni è tornata all’Italia con le nuove avventure per le suore del convento che si troveranno coinvolte negli inganni della Guerra Fredda. Repliche sino al 31 ottobre.
Scritto da: Monica Ferri
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