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Il fantasista della comicità è tornato in città. Enrico Brignano, di nuovo ieri sera a Trieste, ha saputo regalare più di tre ore di gran spettacolo al pubblico presente al Pala Trieste. E’ infatti nuovamente ” sceso in pista” da dicembre con un una versione rivisitata e arricchita del precedente “Tutto suo padre”, successo teatrale del 2012, visto da oltre 400.000 spettatori.
Uno spettacolo che esalta le doti professionali da grande attore dell’artista romano, allievo di Gigi Proietti di cui ne è diventato degno erede, simile a lui anche per capacità poliedriche. Capace di giocare su diversi registri conferma, se mai ce ne era bisogno, tutta la sua versatilità e il talento di attore, cantante e scrittore. E sì. Perché si ride per l’illimitata fantasia e la capacità fulminea delle sue battute, ci si commuove per il brevissimo pamphlet contro il femminicidio (dimostrando così quanta sensibilità ci sia dietro la sua arguzia feroce). Si riflette con lui quando affronta, con la maestria da consumato animale da palcoscenico, temi quali l’educazione o il sesso (splendida la mezz’ ora nei panni di un venditore di sexy shop!) per tornare poi nuovamente a commuoversi – assieme a lui – quando, rendendo omaggio ai suoi genitori, cui lo spettacolo è dedicato, conclude recitando una ninna nanna al padre scomparso.
Insomma è intriso e ricco di ricordi amorevoli e di risate questo spettacolo teatrale “Tutto suo padre e ….. un po’ sua madre” . Filo conduttore la storia della sua famiglia – raccontata con tanta autoironia- a cominciare dalla nascita del padre, siciliano nato a Tunisi, uomo umile ma di grandi valori, e di come si innamorò di sua madre. Ma in tutto questo Brignano, riesce, come un affabulatore funambolico a intessere le tradizionali note satiriche: dalla politica a Equitalia, dai vizi alle perversioni di questa nostra società, con le sue mode e le sue sciocche abitudini.
Impossibile ripercorrere tutte le sfumature, i rimandi, le allusioni di questo spettacolo, che in certi passaggi ricrea atmosfere da musical, in cui l’attore si è già cimentato (merito anche delle magnifiche scene e delle coreografie Bill Goodson, che ha curato gli spettacoli di grandi artisti tra i quali Michael Jackson e Diana Ross, di un’orchestra dal vivo e un corpo di ballo composto da 13 elementi). Uno spettacolo completo, sofisticato ed elegante, dove tutto rivela una grande professionalità, anche quando c’è da intervenire su un fastidioso problema al microfono risolto con ironia in diretta.
E lì, diviene certezza che, lui, il Brignano nazionale, come un novello re Creso, sa trasformare tutto ciò che tocca, non in oro, ma in comicità.
di Monica Ferri
Scritto da: Monica Ferri
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