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Il tocco prezioso e delicato al pianoforte di Mariangela Vacatello e la conduzione d’orchestra elegante ed intensa di Jordi Bernàcer hanno impreziosito il terzo concerto della Stagione artistica d’Autunno del TeatroVerdiTS . Ed è feeling con il pubblico a Trieste fin dall’inizio, dedicato al “Capriccio Italiano” di Peter Ilic Tchaikovsky, una caleidoscopica e allegra pagina musicale in cui si fondano i diversi temi del folklore popolare italiano, omaggio del compositore russo al nostro paese. A meno di un mese dal suo appassionante debutto a Trieste, il Maestro spagnolo (ma residente a Verona) ritorna e regala una serata brillante ed equilibrata con un’Orchestra della Fondazione in gran forma e un’intesa perfetta con la giovane pianista italiana. La napoletana, classe 1982, con il suo tocco preciso e leggero insieme sui tasti, esprime pienamente la grazia del Quarto concerto in sol maggiore per pianoforte e orchestrache ha caratteristiche peculiari. Un Beethoven insolito, dalle sonorita intimista che la vacatello, ricca si virtuosismo e grazia pianistica esprime a pieno al Fazioli. Molto apprezzata dal pubblico regala due bis per la serata. A concludere una serata perfetta la Terza Sinfonia (l’Eroica) di Beethoven, un inno alla vita d’azione e alla morte, composizione molto complessa ma anche molto bella con i quattro temi principali, che esprimono la parabola dell’eroe, appunto, dalla sua affermazione alla glorificazione post mortem. Solida la direzione di Bernàcer che, ricordiamo, di scuola maazeliana prima e viennese poi, conduce impeccabilmente i professori d’orchestra ad esprimere tutta l’intensità e la declinazione emotiva della composizione.
Scroscianti gli applausi finali anche per lui confermandosi tra i talenti europei contemporanei in circolazione.
Scritto da: Monica Ferri
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