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Festil, a Trieste arriva “Corvidae. Sguardi di specie” accessibile anche nella Lingua dei Segni

today25 Luglio 2023

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    Festil, a Trieste arriva "Corvidae. Sguardi di specie" accessibile anche nella Lingua dei Segni Maria Musil


Per l’ottava edizione di FESTIL_Festival estivo del Litorale va in scena oggi, martedì 25 luglio, al Teatro Miela a Trieste in collaborazione con Bonawentura / Teatro Miela il nuovo spettacolo della pluripremiata autrice, interprete e regista friulana Marta Cuscunà, “Corvidae. Sguardi di specie”. Originariamente scritto per la miniserie tv La Fabbrica del Mondo di Marco Paolini e Telmo Pievani (RAI 3), lo spettacolo interroga lo spettatore sulla possibilità di realizzare una nuova armonia fra la natura e un progresso finalmente sostenibile attraverso lo sguardo comico e disincantato di uno stormo di corvi meccanici. Disponibile qui l’intervista di Maria Musil a Marta Cuscunà per un’immersione nel progetto.

 

UNO SPETTACOLO ACCESSIBILE 
Per la prima volta, inoltre, questo spettacolo sarà reso accessibile anche per un pubblico di persone sorde grazie alla traduzione in LIS Lingua dei Segni Italiana, con la collaborazione di Al. Di. Qua. Artists e la curatela di Diana Anselmo. Interpreti LIS: Sara Pranovi, Elisa Verrando. Luca Falbo, Federica Zecchi. La traduzione in LIS dello spettacolo è prodotta da Etnorama Cultura per nuovi ecosistemi, con il contributo di BCC Venezia Giulia e il patrocinio di Consulta Regionale delle Associazioni delle Persone con Disabilità e delle loro Famiglie del Friuli Venezia Giulia-ODV e ENS Ente Nazionale Sordi Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia. L’iniziativa ha ricevuto il plauso della Commissione Pari Opportunità del Comune di Trieste.

 

IL PROGETTO
L’installazione scenica, progettata dalla scenografa Paola Villani, permette la manipolazione a vista dei corvi attraverso un sistema di joystick e cavi di freni di biciclette.
La miniserie, allora, esce dallo schermo per arrivare in teatro con tre stagioni in cui uno stormo di corvi regala una prospettiva diversa sui danni che come specie abbiamo combinato al Pianeta e sulle possibilità che abbiamo di rimediare. Il pubblico potrà così rivedere in teatro gli episodi della prima stagione andati in onda su RAI 3, ispirati dai temi che Marco Paolini e Telmo Pievani hanno affrontato di puntata in puntata e scoprire, negli episodi nuovi della seconda e della terza stagione, l’eco del pensiero dell’antropologa Anna Tsing, della biologa Lynn Margulis, del filosofo Bruno Latour e di quell’ecologia affettiva di cui parla Donna Haraway in Staying with the trouble.

 

Il lavoro è una co-produzione Etnorama Cultura per nuovi ecosistemi, CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia, MUSE – Museo delle Scienze, Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa e Tinaos.

 

Programma e info su www.tinaos.com
(Foto Daniele Borghello)


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